"Quando viaggio, faccio due tipi di fotografie, quelle solite che fanno tutti e che in fin dei conti mi interessano poco o niente e poi le altre, quelle a cui veramente tengo, le sole che considero “mie” davvero.
Nelle “mie” foto i soggetti sono quelli di tutti i giorni, appartengono al nostro campo visivo abituale: sono immagini alle quali siamo abituati a guardare passivamente; isolate dal contesto abituale della realtà circostante, riproposte fotograficamente in un discorso diverso, queste immagini si rivelano cariche di un significato nuovo.
Ne possiamo allora fruire attivamente, cioè possiamo iniziare una lettura critica.
Per questo mi interessa soprattutto il paesaggio urbano, la periferia, perché è la realtà che devo vivere quotidianamente, che conosco meglio e che quindi meglio posso riproporre come “nuovo paesaggio” per un’analisi critica e sistematica.
(Luigi Ghirri, Paesaggi di cartone)
... ... ... ...
"When I travel, I take two kinds of photographs: the typical ones that everyone takes, and which, in the end, I'm hardly interested in; and the others, the ones I really care about, and the only ones that I really consider my own.
In this second category of phorographs, the subject are everyday objects, things found in our ordinary field of vision, images that we are used to looking at passively. Isolated from the reality which surrounds them and presented in a photograph as part of different discourse, these image become laden with new meaning.
And it is here that we ca start to look upon them actively, that we can embark on a critical reading of them.
This is why I'm particulary interested in the urban landscape and the outskirts of towns, because that's the reality that I experience every day, that I know best and I'm able
to represent as a "new landscape" subjected to an ongoing critical analisys.
(Luigi Ghirri, Cardboard landscape)
Comments