"Riconosco che da parte mia vi è stato un accentuato interesse verso certi luoghi, che possiamo chiamare architettura. Le porte, i colori degli intonaci, i rivestimenti, i vasi che decoravano le finestre erano le tessere degli edifici. Tessere che ho indagato con affetto. Proprio perché anonime e sperdute, sembravano attendere qualcuno che le conferisse identità. Quello che ho fatto tra il 1970 e il 1975 fotografando i margini delle città antiche, le periferie o prevalentemente quei paesi senza dignità storica o geografica, è stata una sorta di ricomposizione di album di famiglia del mio e del nostro esterno."
[L.Ghirri, da una intervista con Mario Lupano in Paesaggio Italiano]
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" I acknowledge that on my part there has been an accentuated interest in certain topics which we can call architecture. The houses which made up the street where I used to live, the street I traveled every day, were and are architecture. The doors, the colors of the plaster, the coverings, the vases which decorated the windows were the identity cards for the buildings. Identity because they are anonymous and solitary, they seems to be waiting for someone who would give them an identity.
What I did between 1970 and 1975 by photographing the edges of ancient cities, the outskirts, or prevalently thos village without historic or geographic dignity, was a sort of re-composition of a family album of my own and our personal countryside."
[L.Ghirri, from an inteview with Mario Lupano in Paesaggio Italiano]
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